Con la sentenza resa in data 18 dicembre 2009, confermata dal Tribunale di Chiavari il 23 marzo 2013, il giudice di pace di Chiavari condannava B.P. alla pena di giustizia per il delitto di ingiuria in danno di C.L., medico di base nell’esercizio della propria attività, dandole della “disonesta” ed accusandola di aver fatto delle “sporcaccionate” in presenza di più pazienti, all’interno del suo ambulatorio. Contro la sentenza propone ricorso per Cassazione l’imputato, con atto sottoscritto personalmente.
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