All’interno del suo primo draft di linea guida sulla polmonite, il National Institute for Healthcare and Excellence (NICE), consiglia di utilizzare il test del sangue della proteina C-reattiva (PCR) per aiutare i medici a determinare se una persona con un’infezione toracica abbia o meno la polmonite e debba essere trattata con antibiotici. L’utilizzo di questo esame, continua la bozza di linea guida del NICE, in alcuni casi potrebbe contribuire a limitare l’uso non necessario di antibiotici.
Uniformare il sistema e far dialogare tutti gli indirizzi PEC per non limitare le comunicazioni solo alla Pubblica Amministrazione, come avveniva finora. Il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC) acronimo di Comunicazione Elettronica Certificata fra Pubblica Amministrazione e Cittadino (dominio postacertificata.gov.it) sarà sospeso per far convergere tutte le comunicazioni di posta certificata su sistemi di PEC standard. Le caselle PEC fornite dal Governo permettevano infatti di comunicare esclusivamente con la Pubblica Amministrazione ma non con le caselle PEC di altri cittadini, imprese o professionisti.
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Elevati valori di colesterolo LDL (c-LDL) rappresentano uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (MCV) che nel mondo nel 2008 hanno causato circa 17,3 milioni di decessi, numero destinato ad aumentare entro il 2030 a 23,3 milioni¹. Le MCV sono responsabili di quasi la metà di tutti i decessi in Europa (47%)², mentre in Italia causano ogni anno 224.482 decessi (97.952 uomini e 126.530 donne), pari al 38,8% del totale³. Sempre in Italia, negli ultimi 10 anni, la prevalenza di ipercolesterolemia (colesterolo totale e c-LDL) è aumentata nei due sessi (20,8%-34,3% maschi, 24,6%-36,6% femmine)⁴. Per questo, la riduzione di colesterolo LDL nei soggetti a rischio CV alto e molto alto, è considerato un obiettivo fondamentale da raggiungere per ridurre il rischio di nuovi eventi cardiovascolari.
Pubblicata nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale la legge 30 ottobre 2014, n. 161 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea” – Legge europea 2013 –bis (vedi)
Si conclude così, almeno apparentemente, la lunga vertenza tra l’Italia e l’Unione europea per la mancata applicazione della Direttiva sull’orario di lavoro ai medici operanti nel servizio pubblico. Il presidente della Fems (Federazione europea medici salariati) Enrico Reginato, che insieme ad Anaao è stato l’artefice della richiesta di sollecito alle Istituzioni europee, sottolinea però che l’applicazione delle norme europee decorrerà dalla fine dell’anno prossimo. Una beffa che costerà un altro anno «di superlavoro non pagato cui sono stati costretti i medici dipendenti del Ssn. Ma una multa ci sarà – afferma Reginato- e non posso che essere soddisfatto per aver raggiunto il risultato sperato passando per le vie burocratiche».
(Fonte: Doctor33)
I medici non rispondono di omicidio colposo se la causa della morte del paziente va ascritta alle carenze organizzative della struttura sanitaria (sentenza n. 46336/14).
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