A cura di: Dott.ssa Ombretta Viapiana
(Ricercatore universitario – Unità di Reumatologia – Università di Verona)
Per la prima volta, la OsteoArthritis Research Society International (OARSI) ha sviluppato le linee guida per il trattamento non chirurgico dell’osteoartrosi (OA) del ginocchio personalizzate in base alle caratteristiche dei singoli pazienti, al fine di aiutare il medico nella scelta del trattamento più idoneo nelle diverse circostanze cliniche. Le linee guida, pubblicate sulla rivista Osteoarthritis and Cartilage, sono state elaborate a seguito di un’ampia revisione delle evidenze scientifiche più attuali dei profili di efficacia e sicurezza di ogni terapia; non sono stati, invece, presi in considerazione né i trattamenti chirurgici, né i costi dei trattamenti.
I fattori che maggiormente influenzano la gestione dell’OA del ginocchio sono la presenza di comorbilità e il coinvolgimento di altre articolazioni. Per tale motivo l’OARSI ha sviluppato le linee guida stratificate per quattro categorie di pazienti: • pazienti con sola OA del ginocchio e nessuna comorbilità, • pazienti con sola OA del ginocchio e comorbilità, • pazienti con OA pluriarticolare e nessuna comorbilità e • pazienti con OA pluriarticolare e comorbilità. Con il termine comorbilità si intendono diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, insufficienza renale, sanguinamento gastrointestinale, depressione o una qualsiasi condizione fisica che limitino la mobilità, compresa l’obesità.
Ogni membro del gruppo di lavoro ha attribuito a ciascun trattamento un punteggio di appropriatezza, beneficio terapeutico e rischio globale per ognuna delle quattro popolazioni specifiche di pazienti. Questi punteggi sono stati convertiti in una categoria di raccomandazione: “appropriata”, “non appropriata”, “incerta” e in un punteggio rischio-beneficio composito. Con il termine “incerta” non si intende una raccomandazione negativa, né di escludere l’impiego di una terapia. Con questa categoria si intende che il gruppo di lavoro ha identificato un’evidenza scientifica a supporto troppo scarsa per supportare una raccomandazione o che il trattamento ha un profilo di rischio moderatamente alto associato a una scarsa efficacia.
In generale, le linee guida OARSI 2014 raccomandano per tutti un trattamento con terapie non farmacologiche, in particolare con l’attività fisica e cambiamenti dello stile di vita mirati al mantenimento del peso corporeo ottimale. Secondo le linee guida, la perdita del 5% del peso corporeo totale in un periodo di 20 settimane è il trattamento più efficace per l’OA del ginocchio. Queste strategie spesso si sono dimostrate altrettanto efficaci nella gestione dei sintomi dell’OA del ginocchio alle terapie farmacologiche, gravate da maggiori rischi di eventi avversi. Nel caso in cui il trattamento farmacologico si renda necessario per ridurre la sintomatologia, sempre nel caso di OA isolata del ginocchio, le linee guida raccomandano di iniziare con un trattamento locale.
I trattamenti sistemici rappresentano invece il cardine nell’OA pluriarticolare e in particolare gli antinfiammatori sono ancora i farmaci più utilizzati. In questo contesto, contrariamente alle linee guida precedenti, alla luce delle nuove evidenze pubblicate, il rapporto efficacia/safety risulta a favore dei COX-2 selettivi rispetto ai FANS tradizionali sia nei pazienti senza sia e soprattutto in quelli con comorbilità. In questi ultimi ne viene raccomandato l’utilizzo al dosaggio minimo efficace e per periodi limitati di tempo.
OARSI guidelines for the non-surgical management of knee osteoarthritis
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