Il divieto di monetizzare le ferie non godute al termine del rapporto di lavoro si applica a partire dal 7 luglio, cioè dall’entrata in vigore del Dl 95/2012 (Revsione della spesa).
Le ferie non godute dai dipendenti pubblici cessati dal servizio in precedenza possono continuare ad essere monetizzate e, scelta ancor più rilevante, anche le ferie non godute fino a quella data dai dipendenti potranno essere monetizzate alla cessazione anche se questa interverrà dopo l’entrata in vigore della norma.
Lo sostiene la Funzione Pubblica in una risposta all’ANCI. Il dipartimento giunge a questa conclusione per l’assenza di norme transitorie e l’applicazione dei principi generali di interpretazione delle leggi, che dispongono solo per il futuro. Appare come frutto di una interpretazione “creativa” l’esclusione dei casi in cui il divieto di monetizzazione “risulti incompatibile con la fruizione delle ferie a causa della ridotta durata del rapporto o a causa della situazione di sospensione del rapporto cui segua la sua cessazione”.
Per cui rimarranno sempre al di fuori dell’ambito di applicazione della norma i casi eccezionali di sospensione del rapporto seguiti da cessazioni, ma anche buona parte delle assunzioni flessibili.
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Fonte: Il Sole 24 Ore
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